Le figlie di Ferdinando II

In questo articolo ci soffermiamo sulla vita delle quattro figlie di Ferdinando II e Maria Teresa d’Austria.

Dalle foto emerge l’incredibile somiglianza col padre, forse solo Maria Pia fu più in carne e probabilmente a causa delle sue dodici gravidanze. Tutte comunque avevano un viso semplice dagli zigomi alti e gli occhi profondi.

Maria Immacolata di Borbone – Due Sicilie, nata a Napoli, il 14 aprile del 1844, era di una bellezza gentile e naturale, per questo motivo l’imperatrice Elisabetta d’Austria, la incluse nel suo album di foto di belle donne dell’aristocrazia europea. D’indole mite, visse con coraggio le giornate di Gaeta accanto ai suoi fratelli.
Il 19 settembre del 1861, sposò, a Roma, il cugino Carlo Salvatore d’Asburgo-Toscana, figlio di Leopoldo II di Toscana e di un’altra Borbone – Due Sicilie, Maria Antonia, ottava figlia di Francesco I delle Due Sicilie, e divenne così Arciduchessa d’Austria, Principessa d’Austria, Ungheria, Croazia e Boemia. Sempre riservatissima, evitava i fasti della vita di corte preferendo dedicarsi alla cura dei figli (ne ebbe dieci) ed al cucito.
Fu Dama dell’Ordine della Croce Stellata e si spense a Vienna, il 18 febbraio del 1899. La sua tomba si trova nella cripta di Ferdinando (il Ferdinandsgruft), nella nota Cripta dei Cappuccini di Vienna, accanto a cinque dei suoi figli morti in giovane età.
Nel Ferdinandsgruft riposano anche il marito Carlo Salvatore e la suocera Maria Antonia, mentre il suocero Leopoldo è sempre lì ma nella Cripta Toscana, la Toskana-Gruft.

 

Se Maria Immacolata di Borbone – Due Sicilie si distinse per bellezza e modestia, sua sorella Maria Immacolata Luisa non fu da meno ma accompagnò a questi elementi caratteriali anche una forte tensione verso la preghiera, le opere caritatevoli e l’aiuto del prossimo.
Nata a Caserta il 21 gennaio del 1855, da Ferdinando II e Maria Teresa d’Austria, penultima quindi di tredici figli, restò orfana a soli quattro anni e soffrì, ancora in tenera età, il dramma della perdita del regno che visse la sua famiglia.
Stette sette anni a Roma, Palazzo Nipoti e, il 24 dicembre 1865, fece la sua prima comunione nella cappella del Collegio Romano dove San Luigi Gonzaga compì i suoi voti. A questo santo fu sempre legatissima. Infatti, G. Spillmann, nel suo “Intorno alla vita di sua altezza reale Maria Immacolata di Borbone”, descrive una ragazza dolce, profondamente religiosa e devota alla Vergine, a San Giuseppe, al Crocefisso, soprattutto a San Luigi Gonzaga che elesse suo protettore ed a cui dedicò lettere a carattere devozionale, tre delle quali tale autore ha raccolto e pubblicato nel suo volume.
Nell’estate del 1867 Maria Luisa e la sua famiglia erano in vacanza ad Albano Laziale quando scoppiò il colera. Sua madre, l’ex regina Maria Teresa d’Austria, morì l’8 agosto, seguita dal fratello minore Gennaro, conte di Caltagirone, il 13 agosto. Maria Luisa e i suoi fratelli si trasferirono così nel Palazzo Farnese, residenza del loro fratellastro Francesco II. Qui ella si dedicò anche alla pittura realizzando apprezzati acquerelli.
Nell’ottobre del 1870 Roma fu attaccata e Maria Luisa fuggì a Bolzano e poi a Cannes, in Francia, dove il 25 novembre del 1873, sposò suo cugino Enrico, Conte di Bardi, figlio ventiduenne del duca Carlo III di Parma e di Luisa Maria di Borbone-Francia, nipote di Francesco I delle Due Sicilie. Il matrimonio durò poco perché Maria Immacolata Luisa morì tre mesi dopo, all’età di 19 anni, a Pau, in Francia, dopo un viaggio al Cairo ed un tentativo di guarigione con due immersioni nelle acque di Lourdes.
I resti di Maria Luisa furono sepolti nella cappella di Villa Borbone, vicino a Viareggio.

 

Legatissima a Maria Immacolata Luisa di Borbone – Due Sicilie, fu sua sorella Maria Pia più grande di appena sei anni.
Maria Pia nacque a Gaeta il 2 agosto del 1849 ed a dieci anni visse la morte del padre, Ferdinando II, poi lo sgretolarsi del regno del suo fratellastro Francesco, i bombardamenti di Gaeta e l’esilio romano.
Con Maria Immacolata Luisa affrontò queste difficoltà tra studio, gioco e pietas religiosa.
Come sua sorella, sposò un figlio del Duca di Parma, Carlo III di Borbone, ovvero Roberto I che ereditò il titolo paterno come pretendente al trono. Il matrimonio si celebrò nella Cattedrale di San Martino a Lucca il 5 aprile 1869 e fu molto diverso da quello, brevissimo, di Maria Immacolata Luisa.
Roberto, di tre anni più vecchio di suo fratello Enrico, la colmò d’amore e lei le donò dodici figli, diversi dei quali però con disabilità evidenti, forse a causa del grado di parentela. Roberto infatti era suo cugino di secondo grado.
La coppia poté comunque beneficiare di un considerevole patrimonio privato, viaggiò in treni di proprietà e visse tra ville e castelli di Toscana, Austria e Francia. Anche Maria Pia però morì giovane, appena a 33 anni, a Biarritz, in Francia, col parto dell’ultima figlia, Augusta.
Fu sepolta a Villa Borbone vicino all’amata sorella.

 

Maria Annunziata di Borbone – Due Sicilie nacque a Caserta il 24 marzo del 1843. Fu la maggiore delle figlie di Ferdinando II e Maria Teresa d’Austria e si distinse dai suoi tre fratelli più grandi, Luigi, Alberto ed Alfonso, oltre che dal fratellastro Francesco, per l’indole calma, pudica e riservata che caratterizzò poi pure le sue sorelle.
Nell’esilio di Roma, Maria Annunziata sposò per procura, il 16 ottobre 1862, l’arciduca Carlo Ludovico d’Asburgo-Lorena, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo, mentre la cerimonia si svolse il 21 ottobre a Venezia, con grande sfarzo, occasione in cui suo marito le andò incontro in uniforme di Luogotenente Feldmaresciallo.
Fu però sempre di salute cagionevole ed assai debole nel fisico, così i due scelsero di soggiornare in tranquillità a Gorizia e poi a Graz, una città di funzionari pubblici in pensione e militari. Proprio a Graz nacque il suo primo figlio, Francesco Ferdinando, l’erede al trono austriaco, assassinato a Sarajevo nel 1914.
Ovunque lei fu apprezzatissima per le sue qualità ma col tempo si presentarono anche diversi mali ad affliggerla. Soffrì di tubercolosi e di epilessia, soprattutto si mostrò predisposta a momenti depressivi frequenti che gli sposi provarono a combattere spostandosi a vivere nella più vivace Vienna. L’arciduca acquistò qui un palazzo sulla Favoritenstrasse, lo fece ristrutturare ed adattare a casa, ma le cose stentarono a cambiare.
Dopo il terzo parto, nel 1868, in molti credettero che Maria Annunziata avrebbe presto spirato ma lei, con la sua tenace volontà di vivere, superò ogni crisi e prese a partecipare a balli, teatro e concerti d’opera. Passarono solo tre anni e dopo un quarto figlio le cose peggiorarono di nuovo. Maria Annunziata morì di tisi il 4 maggio del 1871, appena ventottenne, e fu sepolta nella Cripta dei Cappuccini, zona Neue Gruft, a Vienna, prima ad accettare il trattamento con la formaldeide e quindi ad essere sepolta in modo tradizionale, senza il consueto sezionamento del corpo previsto per i reali (l’ultimo fu l’arciduca Franz Karl, padre di Francesco Giuseppe I).

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

 

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