Benedizione dei simboli e delle armi dei Crociati

Dalla Storia delle crociate di G. Michaud traiamo questa nota inerente la benedizione dei simboli e delle armi dei Crociati da parte del Papa.

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Il pellegrino che debba andare a soccorrere e difendere la Fede cristiana, od a liberare Terra santa, s’inginocchia dinanzi al Pontefice vicino al quale sta un ministro colla croce che dee benedirsi epoi consegnarsi al pellegrino stesso. Il Pontefice, in piedi e senza mitra, pronuncia sopra la croce le seguenti parole:”
V. Il nostro soccorso è nel nome del Signore.
R. Il quale fece il cielo e la terra.
V. Che il signore sia con voi.
R. E col vostro spirito.

Preghiamo
Dio onnipotente che consacraste il segno della croce col prezioso sangue del vostro Figliuolo, e voleste riscattare il mondo con questa croce del figliuol Vostro e nostro Signore Gesù Cristo, o colla virtù di questa venerabile croce liberaste il genere umano-dalla servitù dell’ antico avversario, noi vi supplichiamo affinché vi degniate benedire questo segno, e dargli grazia e virtù celeste; acciocchè colui il quale lo porterà per difesa del suo corpo e della sua anima possa ricevere la pienezza delle vostre grazie, e trovi in questa croce dell’unico Figliuol vostro l’aiuto della vostra benedizione: in quella guisa che voi benediceste già la verga d’Aronne per respingere la perfidia dei ribelli, benedite anche questo segno colla vostra mano, e dategli la forza della vostra difesa contro tutte le fraudi del demonio, sicché esso rechi in un medesimo tempo a coloro che lo porteranno la gagliardia del corpo e dell’animo, e moltiplichi in loro i doni dello Spirito Santo, per mezzo dello stesso Cristo nostro Signore. – R. Così sia”.

Dopo di ciò il Pontefice benedice la croce, e recita la seguente preghiera sopra colui che sta per riceverla:”
Preghiamo
Signore, Gesù Cristo, figliuolo del Dio vivente , voi che siete il vero Dio onnipotente, lo splendore e l’immagine del Padre, e la vita eterna; voi che diceste ai vostri discepoli, come chiunque vuol seguitarvi debba rinunciare a sé stesso e prendere la sua croce per venirvi dietro; noi preghiamo la vostra infinita clemenza in favore di questo servo, il quale secondo la vostra parola desidera di rinunciare a sè stesso, di portare la sua croce, di seguitar voi, e camminare contro i nostri nemici per la salute del vostro popolo eletto, e di combatterli: degnatevi di proteggerlo sempre e dovunque, di liberarlo da ogni pericolo e dei legami del peccato, e condurlo al desiderato compimento de’suoi voti. Voi, Signore, che siete la via, la verità, la vita e la forza di coloro che sperano in voi, apparecchiate ogni cosa sicché ben gli riesca il suo viaggio, ed in mezzo alle travenie di questa vita egli sia sempre diretto dal vostro soccorso. Inviategli, o Signore, il vostro angelo Raffaele, che accompagnò già tempo Tobia nel suo viaggio e liberò suo padre dalla cecità del corpo; fate ch’egli lo difenda nell’andata e nel ritorno; che gli faccia evitare tutti gli agguati visibili ed invisibili del nemico, ed allontani da lui ogni acciecamento sì dello spirito come del corpo. Voi, Dio, che vivete e regnale con Dio Padre e collo Spirito Santo in tutti i secoli dei secoli. R. Così sia”

Ciò detto il Pontefice siede, riceve la mitra ed appende al pellegrino la croce con queste parole:”Ricevete questo segno della croce in nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, in memoria della Croce, della Passione e della Morte di Gesù Cristo, per difesa del vostro corpo e della vostra anima, affinché, dopo mere compiuto il vostro viaggio, per grazia della divina bontà, possiate ritornare tra’ vostri sano e salvo e migliore di prima. In nome di Cristo nostro Signore. R. Cosi sia”.

Il Pontefice benedice il Crociato che gli bacia la mano e si ritira.

Della benedizione delle armi.

Il Pontefice che sta per benedire le armi portate da un ministro appo lui; o collocate sull’altare o sopra una tavola, se ne sta in piedi e dice:

V. Il nostro soccorso è nel nome del Signore.
R. Il quale ha fatto il cielo e la terra.
V. Che il Signore sia con voi.
R. E col vostro spirito.

Preghiamo
“Che la benedizione di Dio onnipotente, il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo discenda sopra queste armi e sopra colui che le vestirà per difendere la giustizia. Noi vi preghiamo, o Signore Iddio, di proteggerlo e difenderlo; voi che vivete e regnate in tutti i secoli dei secoli. R. Cosi sia sa.

Altra preghiera. Preghiamo
“Dio onnipotente nella cui mano è la vittoria, voi che concedeste a Davide forze maravigliose per abbattere il ribelle Golia, noi preghiamo umilmente la vostra clemenza affinché si degni di benedire queste armi e di concedere al vostro servo N, che desidera di portarle, la grazia di valersene liberamente e vittoriosamente in difesa e protezione della santa madre Chiesa, dei pupilli e delle vedove, e contro gli attacchi dei nemici visibili ed invisibili. In nome di Cristo nostro Signore. – R. Così sia”.
Il Pontefice benedice le armi.

Della benedizione della spada.

Il Pontefice volendo benedire la spada sta in piedi e senza mitra dinanzi a colui al quale sta per darla, e ch’è inginocchiato. Uno dei ministri da un lato tiene la spada. Il pontefice dice:
V. Il nostro soccorso è nel nome del Signore.
B. Il quale fece il ciclo e la terra.
V. Che il Signore sia con voi.
R. E col vostro spirito.

Preghiamo
“Noi vi preghiamo, o Signore, affinché vi degniate benedire questa spada ed il vostro servo, che, inspirato da voi, desidera di portarla; sicché sia sotto la vostra custodia e preservata dalle ferite. In nome di Cristo nostro Signore. – R. Cosi sia”.

Il Pontefice benedice la spada; poi, sedendosi e ricevendo la mitra, dà la spada a colui che gli sta inginocchiato dinanzi e dice:
“Ricevete questa spada in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, e valetevene per vostra difesa e per difesa della santa Chiesa di Dio, e per confondere i nemici della croce di Cristo e della Fede cristiana. Finchè ciò vi sia permesso dalla fragilità umana fate di non ferire nessuno ingiustamente con questa spada: e questo si degni concedervi Colui il quale vive e regna col Padre e collo Spirito Santo nei secoli dei secoli. – R. Cosi sia”.

Della benedizione dello stendardo.

Il Pontefice ch’è per benedire lo stendardo portato da un ministro presso di lui, sta in piedi senza mitra e dice:
V. Il nostro soccorso è nel nome del Signore.
R. Il quale fece il cielo e la terra.
V. Che il Signore sia con voi.
3- E col vostro spirito.

Preghiamo
“Dio, sempre onnipotente, che siete la benedizione di tutti e la forza dei trionfatori, guardate favorevolmente le preghiere della nostra umiltà, e santificate colla celeste vostra benedizione questo stendardo apparecchiato alla guerra, acciocchè sia possente contro le nazioni ribelli, e, circondato dalle vostre forze, riesca terribile ai nemici del Popolo cristiano, e sia il soccorso di coloro che sperano in voi, e la guarentigia della vittoria: perocchè voi siete il Dio che distrugge gli eserciti e fortifica del soccorso celeste coloro che sperano in voi. Nel nome del vostro unico Figliuolo, Cristo nostro Signore, che vivo e regna con voi nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. – R. Così sia”.

Il Pontefice benedice allora lo stendardo, poi siede, riceve la mitra, e dà insieme, collo stendardo, la benedizione a colui che gli sta inginocchiato dinanzi per riceverlo, e dice:
“Ricevete questo stendardo santificato dalla benedizione celeste: così esso sia terribile ai nemici del Popolo cristiano, e il Signore vi conceda di penetrare sano e salvo con questo stendardo in mezzo alle schiere nemiche pel suo nome e per la sua gloria”.

Gli dà quindi il bacio di pace dicendo:
“La pace sia con voi”.
Il Crociato che ricevuto stendardo, bacia allora la mano del Pontefice, le vesti; e parte.

 

 

 

 

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Un pensiero su “Benedizione dei simboli e delle armi dei Crociati

  • 17 Febbraio 2023 in 18:15
    Permalink

    HO CHIESTO IL PERDONO PRIMA E NON MI SONO DIFESO RITORNATO DAL NULLA PER ME NERO E FRAZIONE DI POCO , MI INCHINO

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