Carlo d’Angiò e la fondazione di Villanova e Mola di Bari
La fondazione di Mola di Bari e Villanova, presso Ostuni, avviene nel 1277 ad opera di Carlo d’Angiò.
Ce ne dà informazione Camillo Minieri Riccio nell’opera “Genealogia di Carlo I di Angiò” del 1857. Lo stesso autore in “Il Regno di Carlo I.° D’Angiò dal 2 Gennaio 1273 al 31 Dicembre 1283” ci dice che il 19 gennaio del 1279 Carlo d’Angiò: “Ordina costruirsi per uso di sua abitazione un palazzo nella terra di Mola in Terra di Bari, ed un altro nella terra di Villanova in Terra d’Otranto, sotto la direzione de’ suoi ingegnieri Maestro Pietro d’Angicourt e Maestro Giovanni de Tullo”. Non è dà escludersi che gli stessi ingegneri lavorarono pure agli abitati delle due città erette sulle ceneri delle scomparse Petrolla e Maulus.
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In Terra di Bari lungo la marina eranvi due ameni luoghi detti Petrolla e Maulus; ad evitare che divenissero ricettacoli di pirati, ed in vece per renderli di comodo a’ viaggiatori, Carlo nel giorno 6 di giugno del 1277 ordinò al giustiziero di quella provincia di costruirvi due terre, delle quali la prima si dicesse Villanova e fosse tutta cinta di mura, le quali misurate per lungo e per largo formassero 1624 canne di fabbrica, e l’altra anche chiusa da muro prendesse il nome di Mola. Terminate di costruirsi quelle terre, nel decembre del 1278 un certo Gualtiero Pane e Vino prestato il giuramento nelle mani del giustiziero di Terra di Otranto locò gli abitanti della nuova terra di Villanova distribuendo loro il territorio. Trecento masnadieri delle terre demaniali del giustizierato di Terra di Otranto colle rispettive famiglie vennero ad abitarla, a ciascuno de’ quali Carlo fece assegnare la estenzione di otto canne di suolo per costruirvi una camera ed una stalla. E lo stesso praticò il milite Giovanni di Ugento, il quale dopo aver prestato il giuramento nelle mani del giustiziero di Terra di Bari locò i 150 masnadieri delle terre demaniali di Terra di Bari, i quali colle proprie famiglie passarono ad abitare la nuova terra di Mola. In entrambe queste terre Carlo vi fece edificare un regio palazzo per suo uso.