Il pontificato di Pio XII tra silenzi e complicità

Eugenio Pacelli, già Segretario di Stato e Camerlengo, fu eletto alla cattedra pietrina il 2 marzo del 1939, giorno del suo sessantatreesimo genetliaco. In quel mese le truppe di Hitler fecero il loro ingresso a Praga, di li a poco entrarono in Polonia. Il conflitto incendiò l’Europa e l’orrore delle deportazioni degli ebrei divenne immane e noto. L’atteggiamento della Santa Sede fu, però, discutibile. Pio XII esitò a condannare con forza la guerra, le crudeltà ed il sadismo, prontamente denunciati, invece, da monsignori, nunzi apostolici, ambasciatori, eminenti figure del mondo cattolico.

Nel gennaio del 1941 le richieste d’un intervento di biasimo si fecero esplicite e innumerevoli. Il nuovo papa doveva levare la sua voce. Esponenti del clero esigevano una presa di posizione chiara, la deplorazione netta delle violenze. Scrisse per primo il vescovo di Berlino, Konrad von Preysing: “Probabilmente Sua Santità è al corrente della situazione degli ebrei in Germania e nei paesi vicini. In modo referenziale vorrei aggiungere che sia da parte cattolica che da quella protestante mi è stato chiesto se la Santa Sede potrebbe fare qualcosa in merito, lanciare un appello a favore di questi disgraziati?”. Le raccapriccianti informazioni sugli stermini degli ebrei, le notizie di migliaia di uomini, donne e bambini caricati come bestie su vagoni per essere trasportati in macelli generavano orrore e imbarazzo nei religiosi, ma a chi insisteva il Segretario di Stato Vaticano, Luigi Maglione, rispondeva in modo lapidario: “Il papa fa ciò che può”.

Arrivò il 1943, l’esautorazione di Mussolini e l’occupazione tedesca della Penisola. Il 16 ottobre partirono i rastrellamenti degli ebrei romani. L’anno dopo si aprirono i cancelli di Auschwitz e l’8 maggio si proclamò la vittoria sul nazismo. La guerra era finita e la tragedia si era consumata, senza che il papa avesse usato la sua autorevolezza per fare qualcosa. Pio XII aveva evitato condanne pubbliche preferendo cenni, dichiarazioni generiche, affermazioni blande.

Nel dopoguerra, le voci più autorevoli che si levarono a difesa di questa condotta obiettarono che le informazioni in possesso del pontefice fossero scarse e vaghe. Si sa che non fu così. Poco vale anche ricordare l’impegno di molti cattolici. Certamente, come emerge anche dagli archivi del Vaticano, furono impegnati nel salvare gli ebrei ed è altrettanto vero che, dopo l’8 settembre del 1943, migliaia di ebrei trovarono rifugio in chiese, conventi, istituti religiosi ed altri luoghi che godevano dello status di extraterritorialità, come il Vaticano ed il palazzo di Castel Gandolfo, sostenere però che ad ordinarlo fu il papa è azzardato.

Pio XII scelse, in verità, di evitare uno scontro frontale con governi che avrebbero potuto costituire un importante punto nella difesa del cristianesimo dalla sua più grave minaccia, quella bolscevica, l’ateismo comunista. E’ verosimile, infatti, che l’immobilismo pontificio fosse legato ai pregiudizi antigiudaici ed alla convinzione che ebraismo e comunismo rappresentassero due facce della stessa medaglia, ma ciò si tradusse addirittura in una protezione pianificata dei criminali di guerra in fuga da Croazia, Ungheria, Italia e Germania? Ne discutono Ottavio di Grazia e Nico Pirozzi nel testo “La croce e la svastica. Il pontificato di Pio XII tra silenzi e complicità”, edito da D’Amico Editore.

 

Autore articolo: Luigia Maria De Stefano

Fonte foto: dalla rete

historiaregni

Historia Regni è un portale telematico dedicato alla storia, anzitutto quella italiana. Nasce su iniziativa di Angelo D’Ambra, è senza scopo di lucro e si avvale di collaborazioni gratuite. Le foto presenti sono state, in parte, prese da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo al nostro indirizzo email info@historiaregni.it e si provvederà alla rimozione.

Un pensiero su “Il pontificato di Pio XII tra silenzi e complicità

  • 29 Giugno 2022 in 22:36
    Permalink

    Articoli molto interessanti. Vorrei essere informata . Grazie

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *