Il Regno delle Due Sicilie terza potenza mondiale?

Il reiterarsi di discussioni sulle condizioni economiche e sociali del Regno delle Due Sicilie e degli altri stati d’Italia prima dell’Unità, alimentato dal diffondersi della disinformazione, ci spinge a mettere in evidenza la posizione di Historia Regni. Di seguito elencheremo gli articoli nei quali affrontiamo l’argomento fornendo, così, ai lettori un più rapido metodo di approfondimento.
 
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Problemi delle manifatture del Regno delle Due Sicilie
Incipit: I malanni che affliggevano le manifatture del Regno delle Due Sicilie erano noti alle autorità, ciò grazie anche ad un tenue dialogo con i borbonici liberali che continuarono sempre a sperare nelle riforme…
 
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Inadeguatezza delle infrastrutture nelle Due Sicilie
Incipit: Il grave problema della mancanza delle infrastrutture nel Regno delle Due Sicilie concerneva come è risaputo la rete ferroviaria…
 
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La mancanza di strade nelle Due Sicilie
Incipit: Un tema scottante connesso allo sviluppo economico nelle Due Sicilie era rappresentato dalla mancanza di infrastrutture, anzitutto di strade…
 
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La mancanza di porti nelle Due Sicilie
Incipit: La mancanza di porti nelle Due Sicilie rappresentò un gravoso freno allo sviluppo economico…
 
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Sguardo sulle industrie del Regno delle Due Sicilie
Incipit: Massimo Petrocchi, nel suo “Le industrie del Regno di Napoli dal 1850 al 1860”, fornisce un lungo elenco di manifatture esistenti sulla sponda continentale del Regno delle Due Sicilie nell’ultimo decennio di vita del governo borbonico e ben spiega come l’industria nel Meridione d’Italia non solo non fosse così avanzata come quella inglese o francese, ma era ancora ad uno stadio primitivo, con produzioni perlopiù d’uso quotidiano come stoviglie, terraglie, mobili, scarpe, cappelli e guanti…
 
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Il partito liberale napoletano nel 1860
Incipit: Alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento v’era ancora forte un partito costituzionalista napoletano che non era stato spazzato via nella repressione dei moti del 1848-49…
 
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Carlo Afan de Rivera e la mancata modernizzazione delle Due Sicilie
Incipit: Lo stato di arretratezza infrastrutturale e di povertà diffusa delle popolazioni nelle Due Sicilie fu ampiamente denunciato da funzionari della Monarchia. Uno di questi fu Carlo Afan de Rivera, ideatore di un ambizioso piano di modernizzazione del regno…
 
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La politica estera di Ferdinando II di Borbone
Incipit: Per Ferdinando II il Regno delle Due Sicilie doveva essere un organismo politico “nelle cui faccende nessun altro Stato avesse da immischiarsi, tale da non dar noia agli altri e da non permetterne per sé”, come scrive Benedetto Croce. Ciò isolò il Paese e lo indebolì. Si rivelò un errore imperdonabile…
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Dopo il Volturno, le miopi scelte del comando napoletano
Incipit: Anche se la Storia non si fa con i se, desta sempre impressione la miopia delle decisioni prese dal comando dell’esercito napoletano dopo il Volturno, inspiegabile almeno dal punto di vista della situazione sul campo…
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/dopo-il-volturno-le-miopi-scelte-del-comando-napoletano/

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L’iniquità presunta del tasso di cambio tra Ducato Napoletano e Lira Piemontese
Incipit: Non è raro incappare in articoli web che denunciano un tasso di cambio fosse iniquo nei confronti del Sud post-unitario tra Ducato Napoletano e Lira Piemontese. È realmente così?
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/sistemi-monetari-preunitari-liniquita-presunta-del-tasso-di-cambio-tra-ducato-napoletano-e-lira-piemontese/

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I 443 milioni di Napoli
Incipit: Navigando su siti revisionisti ricorre un’asserzione interessate, dei circa 669 milioni di monete degli antichi stati italiani, ben 443 milioni appartenevano al Regno delle Due Sicilie. Come dire che nello stato dei Borbone c’erano il doppio dei soldi che nel resto d’Italia. A dichiararlo è Francesco Saverio Nitti in Nord e Sud, (1900, pag. 136), ma corrisponde a verità?
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/sistemi-monetari-preunitari-i-443-milioni-di-napoli/

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L’oro del Sud
Incipit: In rete succede di tanto in tanto di imbattersi in affermazioni quantomeno singolari sull’oro del Sud. Si legge che il Regno di Sardegna si era dotato di un sistema monetario che prevedeva l’emissione di carta moneta sciolta da ogni controvalore in oro e che invece quello borbonico emetteva solo monete d’oro e d’argento insieme alle cosiddette fedi di credito e alle polizze notate alle quali però corrispondeva l’esatto controvalore in oro versato nelle casse del Banco delle Due Sicilie. La valuta piemontese sarebbe stata “carta straccia”, mentre quella napoletana solidissima e convertibile. Quante inesattezze!
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/sistemi-monetari-preunitari-loro-del-sud/

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Leopoldo, un Borbone-Due Sicilie per l’unità d’Italia
Incipit: Leopoldo di Borbone, Conte di Siracusa e fratello di Ferdinando II, fu personaggio controverso eppure amatissimo, frequentò artisti ed intellettuali della corte napoletana, manifestò apertamente le sue idee liberali ed unitarie.
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/leopoldo-un-borbone-due-sicilie-per-lunita-ditalia/

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I finanziamenti alla campagna garibaldina del 1860
Incipit: Una delle ricorrenti montature propagandistiche contro Garibaldi e la campagna del 1860 riguarda i finanziamenti alla medesima. Le “voci” fatte circolare ad arte, tutte senza prove, vogliono che: 1) la spedizione si sia avvalsa di enormi finanziamenti provenienti dall’estero, precisamente dall’Inghilterra; 2) Garibaldi si sia arricchito lucrando sulle somme corrispostegli; 3) le finanze di Sicilia e di Napoli siano state rovinate da un saccheggio od esproprio compiuto da Garibaldi; 4) la documentazione sia stata distrutta per celare l’origine dei finanziamenti ed il loro impiego. Tutto ciò è completamente, incontrovertibilmente falso…
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/i-finanziamenti-alla-campagna-garibaldina-del-1860/

 
Segnaliamo, altresì, gli articoli che possono permettere un effettivo raffronto con le condizioni politico-economiche degli altri stati della Pensiola.
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Risorgimento e revisionismo. Intervista a Marco Vigna
Incipit: Oggigiorno conosce una notevole diffusione il cosiddetto “revisionismo del Risorgimento”, che però è largamente criticato dagli storici universitari. Queste critiche sono fondate e perché?
Leggi tutto: https://www.historiaregni.it/risorgimento-e-revisionismo-intervista-a-marco-vigna/
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Sguardo sulle industrie del Regno di Sardegna
Incipit: Alle soglie dell’Unità, il mercato francese era il primo destinatario di derrate alimentari e materie prime liguri e piemontesi, soprattutto la seta, che, da sola rappresentava il 50% delle esportazioni in Francia, ma si esportava anche nelle Americhe. Le fabbriche di velluti e di seterie del Regno di Sardegna erano tante, tra le genovesi v’erano la Chichizola, Viani, Marchese, De Ferrari e Molinari, tra le torinesi la Costa e Buongiovanni, Raveyson, Guillot, Martin Franklin e di Solei e Hébert.
 
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Sguardo sulle manifatture dello Stato Pontificio
Incipit: Sin dal Cinquecento il sistema di censimento era legato alle “visite” di funzionari incaricati dell’osservazione diretta delle realtà locali, tuttavia un’analisi complessiva della condizioni dell’economia dello Stato Pontificio e dell’industria manifatturiera romana al momento dell’Unità risulta di difficile stesura perché mancano ragguagli e censimenti attendibili.
 
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Risorgimento come rivoluzione borghese
Incipit: Il Risorgimento come rivoluzione (mancata, riuscita, fallita o riuscita a metà) ebbe un concreto carattere borghese e capitalistico riscontrabile dalla soppressione delle barriere doganali e la costruzione di una rete ferroviaria capillare per consentire lungo tutta la penisola la circolazione delle merci.

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2 pensieri riguardo “Il Regno delle Due Sicilie terza potenza mondiale?

  • 17 Dicembre 2022 in 18:10
    Permalink

    Svolgete un’opera veramente meritoria in un paese nel quale sembra che i Borboni siano sinonimi di buon governo.

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