La nascita della “Società dei Raggi”
La Società dei Raggi è stata una società segreta d’età napoleonica. Le notizie intorno alla sua vita sono scarse e derivano da quanto ne scrisse Carlo Botta in Storia d’Italia dal 1789 al 1814, libro XVIII. Fu fondata probabilmente a Bologna nel 1798 per iniziativa del conte Alessandro Savioli-Corbelli per diffondersi in tutto il Centro-Nord come movimento in difesa degli ideali repubblicani e dell’autonomia italiana.
***
I cambiamenti fatti per forza di soldatesche nella repubblica cisalpina… così comandando il Direttorio di Francia, diedero modo a pensare ai Cisalpini, e generalmente a tutti gl’Italiani. SI persuasero facilmente che la Francia tutt’altra cosa voleva piuttostoché l’indipendenza loro, e che, dalle parole in fuori, che erano veramente magnifiche, essi erano destinati a servitù o d’Austria o di francia. Allora s’accorsero che era per loro diventato necessario, seppure liberi e indipendenti volevano essere, il camminare con le proprie gambe… Surse in quel punto principalmente una setta la quale, contraria del pari ai Francesi che ai tedeschi, dagli uni e dagli altri voleva liberare l’Italia… Per lo che si unirono i capi in Milano, i principali dei quali erano i generali Lahoz, Pino e Teuillet e con questi Birago di Cremona, con alcuni altri sì di Cisalpina, che di altre parti d’Italia. Restarono d’accordo che a questo scopo s’indirizassero tutti i pensieri. Deliberarono che le voci d’indipendenza si spargessero fa i popoli; che si tirassero nellunione tanti corpi di gente assoldati quanti si potessero; che a questo medesimo fine si facesse una intelligenza coi Romani e coi Napoletani, e che ad ogni caso si informasse un’accolta di genti in Romagna, perchè quindi, o nei circonvicini e piani paesi si spargesse, o sul dorso degli Appennini si ritirasse, secondoché gli accidenti richiederebbero. Per nutrire il disegno, ordinarono adunanze segrete, che fra di loro corrispondevano, e la cui sede principale era in Bologna; e siccome da Bologna, come da centro, queste adunanze si spandevano, a guisa di raggi, tutto all’interno negli altri paesi d’Italia così chiamarono questa loro intelligenza “Società dei Raggi”.