La speculazione edilizia a Pescasseroli

Antonio Cederna, in un articolo per il Corriere della Sera del 1973, denuncia la speculazione edilizia a Pescasseroli e nel Parco Nazionale d’Abruzzo.

 

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…Centro motore dell’aggressione è Pescasseroli, con la sua turpe accozzaglia di ville e residences sui colli e nella piana del Sangro. E’ un comune che ha avuto un incremento edilizio del 500 per cento; negli ultimi anni sono state rilasciate licenze per 400.000 metri cubi, tutte in qualche modo illegittime (come ha accertato un’inchiesta dei Lavori Pubblici nel 1969), senza che vi sia mai stato piano regolatore, né commissione edilizia: in gran parte sui terreni compiacentemente sdemanializzati, o dove era stato speso denaro pubblico per rimboschimento o miglioramento dei pascoli. A questi regali ai “valorizzatori” venuti da fuori corrispondono le vergognose condizioni in cui è lasciato il vecchio abitato: centinaia di persone che vivono ancora nelle “case” antisismiche del 1915, le fognature inefficienti, l’acqua intermittente, il Sangro ridotto a immondo scarico di rifiuti.

Non meno scandalosa la costruzione degli impianti di risalita. Costruiti sul terreno demaniale, essi hanno comportato l’abbattimento, dal 1966 ad oggi, di oltre 100.000 piantine di faggio. Fu comminata una multa di un miliardo che naturalmente, amnistia aiutando, non è mai stata pagata. Contro l’abuso è stata promossa un’ “azione popolare” presso il tribunale di Roma: da una perizia risulta che gli impianti occupano oltre 70 ettari, anziché gli otto consentiti, per un danno complessivo di 230 milioni.

A questo proposito, per quanto riguarda il comportamento delle varie autorità, nel parco d’Abruzzo sembra veramente d’essere nel Paese di Pinocchio e di Pulcinella. Il direttore segnala ai vari ministeri gli abusi edilizie e viene censurato dai superiori. A sporgere contravvenzione contro la società che ha tagliato migliaia di piantine di faggio, e viene querelato dalla stessa. L’ente parco fa restaurare un rifugio per dotarlo dei servizi igienici, costruttori e comune gridano allo scandalo e fanno sospendere i lavori; organizza con l’aiuto di volontari la pulizia del Sangro, e comune e prefettura insorgono perché non sarebbe materia di sua competenza.

…Ma il sindaco ha fatto in tempo a predisporre un vergognoso piano regolatore, che moltiplica per cinque, tanto per non scontentare nessuno, la consistenza edilizia di Pescasseroli…

 

 

 

 

Fonte foto: dalla rete

 

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Un pensiero su “La speculazione edilizia a Pescasseroli

  • 7 Giugno 2018 in 8:18
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    Cosa dire non sapevo perciò pescasseroli si vanta di essere il polo chic di quella zona

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