Napoleone e il Papato
Quali furono i rapporti tra Napoleone ed il Papato? Riportiamo alcuni passi delle “Memorie da servire alla storia della Francia sotto Napoleone, scritte a S. Elena dai generali che hanno condiviso la sua prigionia…”, a cura di M. Liskenne e Sauvan (Parigi 1842, tomo VI, p. 304). Queste parole ci presentano la politica di Napoleone nei confronti dello Stato Pontificio. Nel febbraio del 1808, in conseguenza dell’applicazione del Blocco Continentale che Pio VII non aveva accettato, l’Imperatore diede l’ordine al generale Miollis di occupare Roma. Inoltre, il diniego del Pontefice di aumentare il numero dei cardinali francesi e di entrare in una confederazione italiana, di cui l’Imperatore sarebbe stato il protettore, ed il richiamo dell’ambasciatore a Parigi, servirono a Napoleone quale motivo per emettere, il 7 maggio del 1808 da Schoenbrunn, il decreto di annessione dello Stato Pontificio. Pio VII fu arrestato il 6 luglio dell’anno seguente dal generale della gendarmeria Radet e trasferito a Savona. Il testo che segue mostra gli intendimenti di Napoleone per legare la sua dinastia al ricordo storico dei Cesari di Roma.
Senato-consulto del 17 febbraio 1810
Titolo I: della riunione degli Stati di Roma all’Impero:
- Lo Stato di Roma è riunito all’Impero francese, e ne fa parte integrante.
- Esso formerà due dipartimenti: il dipartimento di Roma e il dipartimento del Trasimeno; il dipartimento di Roma avrà sette deputati al Corpo Legislativo, il dipartimento del Trasimeno ne avrà quattro…
- Sarà stabilita una donazione senatoriale nei dipartimenti di Roma e del Trasimeno.
- La città di Roma è la seconda città dell’Impero. Il sindaco è presente al giuramento dell’Imperatore, alla sua assunzione; egli prende posto, così come le deputazioni della città di Roma, in tutte le occasioni, immediatamente dopo i sindaci e le deputazioni della città di Parigi.
- Il principe imperiale porta il titolo e riceve gli onori di re di Roma.
- Ci sarà a Roma un principe del sangue o un gran dignitario dell’Impero che reggerà la corte dell’imperatore.
- Dopo essere stati incoronati nella chiesa di Notre-Dame di Parigi, gli imperatori saranno incoronati nella chiesa di S. Pietro di Roma, entro il decimo anno del loro regno.
Titolo II: dell’indipendenza del trono imperiale da ogni autorità sulla terra:
- Ogni sovranità straniera è incompatibile con l’esercizio di ogni autorità spirituale nell’interno dell’Impero.
- Al momento della loro elezione, i papi presteranno giuramento di non fare mai nulla contro le quattro proposizioni della chiesa gallicana, fissate nell’assemblea del clero del 1682.
Titolo III: dell’esistenza temporale dei papi:
- Per il papa saranno preparati palazzi nei diversi luoghi dell’Impero in cui egli vorrà risiedere: egli ne avrà necessariamente uno a Parigi e uno a Roma.
- Due milioni di reddito in beni rurali, liberi da qualsiasi imposta e situati nelle varie parti dell’Impero, saranno assegnati al papa.
- Le spese del Sacro Collegio e della propaganda sono dichiarate imperiali.
- Il presente senato-consulto organico sarà trasmesso con un messaggio di S.M. l’Imperatore e re.