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Le prime mobilitazioni dei lavoratori italiani

1 Febbraio 20201 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti Anarchici, Ancona, antimilitarismo, Arturo Labriola, Bakunin, Bologna, Camera del Lavoro, cortei antimilitaristi, Fasci siciliani, Ferri, Ferrovie del Vesuvio, Ferrovie Meridionali, Firenze, Fortis, Giolitti, governo Giolitti, Internazionale socialista, interventisti, Lazzari, Marche, mazziniani, Milano, Modena, moti della Lunigiana, Mussolini, Napoli, nazionalizzazione delle ferrovie, neutralisti, Partito dei Lavoratori, Partito Operaio, Partito Socialista, Rimini, Roma, Romagna, sindacalisti rivoluzionari, Torino, Torre Annunziata, Treves, Turati, Unione Sindacale Italiana

A Torre Annunziata, a seguito del rifiuto opposto dagli industriali di servirsi, per le operazioni di scarico nel porto, delle

L’impresa dei Mille ed i primi moti unitari nel Molise

5 Gennaio 201918 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti 1848, Agnone, Battaglia del Macerone, battaglia del Volturno, Bergamo, Boiano, Borbone, Cacciatori a cavallo, Cacciatori del Vesuvio, Campobasso, capua, Cesare Cesari, Comitato d’Azione di Napoli, De Liguori, Domenico Trotta, Enrico Cialdini, Ercole Raimondi, Esercito Meridionale, Francesco De Sanctis, Francesco II, Francesco Nullo, gaeta, Garibaldi, garibaldini, Giovanni Pede, Giuseppe Fanelli, granatieri della Guardia Reale, Guardia Nazionale, Guardie Urbane, Isernia, Larino, Legione dei Cacciatori del Vesuvio, Liborio Romano, Luigi Douglas Scotti, Macerone, mazziniani, Michele Sardi, Mille, Molise, Napoli, Nicola De Luca, Pettoranello, Regno d'Italia, Regno delle Due Sicilie, Risorgimento, Roma, Ruffo, San Pietro Infine, savoia, Spedizione di Sapri, Stefano Iadopi, strage di Pettoranello, Svizzera, Teodoro Pateras, tricolore, Unità, Venafro, Venezia

Anche il Molise partecipò attivamente, dall’una e dall’altra parte in lotta, agli avvenimenti del settembre-ottobre 1860 che culminarono nell’annessione per

Il partito liberale napoletano nel 1860

9 Dicembre 201820 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti 1848, battaglia del Volturno, Borbone, borbonici liberali, Bullettino archeologico napoletano, capua, Carlo Poerio, Cassa di Risparmi, Cavour, Collegio Medico di Napoli, Costituzione, Duca di Maddaloni, esercito borbonico, Eugenio di Rienzo, Ferdinando II, Ferdinando Palasciano, Francesco Feniziani, Francesco II, Francesco Proto, Garibaldi, Giacomo Gallozzi, Giulio Minervini, Giuseppe Maria Bosco, Giuseppe Poerio, Giustiniano Nicolucci, governo borbonico, Istituto di Incoraggiamento, istruzione primaria, Lelio Maria Fanelli, Leopoldo Pilla, liberali, liberali meridionali, Luigi Blanch, Luigi Settembrini, mazziniani, Mineralogia, modernizzazione produttiva, Monarchia costituzionale, Monarchia Parlamentare, moti del 1848, murattiani, Napoli, orto sperimentale, Ospedale degli Incurabili di Napoli, Ottocento, Parlamento, partito costituzionalista napoletano, Pasquale Stanislao Mancini, Pietro Calà Ulloa, Regno d'Italia, Regno delle Due Sicilie, Regno di Sardegna, repressione dei moti del 1848, Risorgimento, Santa Maria Capua Vetere, savoia, Seconda Guerra d’Indipendenza, Sicilia, Società Economica di Terra di Lavoro, tricolore, Unità, unitarista, Università di Napoli, Vittorio Emanuele II, volturno

Alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento v’era ancora forte un partito costituzionalista napoletano che non era stato spazzato via nella