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José Borjes fu il protagonista di una delle più note vicende del brigantaggio politico borbonico.

Correva l’anno 1866: nella Napoli da poco conquistata dalle truppe piemontesi apparve una rivista satirica (ma solo in apparenza) redatta interamente in vernacolo.

Nel meridionalismo di Giustino Fortunato vi è una inngebaile componente storica di natura strutturale.

Antonio Genovesi nacque il primo di novembre del 1713 a Castiglione, nel 1735 prese gli ordini minori e due anni dopo divenne sacerdote.

Notizie allarmanti sulla diffusione del colera giunsero a Napoli dall’Europa Orientale al principio degli anni Trenta dell’Ottocento.

Un lucano fu protagonista della conversione al cattolicesimo dell’Etiopia.

Perchè possiamo parlare d’un vero e proprio dominio dei togati nelle Due Sicilie?

Il 6 ottobre del 1759 Carlo III promulgò la Prammatica Sanzione con cui lasciava “gli Stati Italiani” nelle mani del figlio terzogenito di soli otto anni, l’Infante Don Ferdinando.

Cosa fu la rivoluzione del 1820? Una setta di arrampicatori sociali, un popolo indifferente, un esercito che si sbanda prima della battaglia, generali vanitosi e parlamentari inconcludenti, il re Ferdinando in preda alla paura; 

Lo storico Walter Maturi (Napoli 1902 – Roma 1961) presenta aspetti, gruppi e tendenze dei moti del 1820-21 nel Regno delle Due Sicilie illustrando le relazioni tra Carboneria e Murattiani nel corso della rivoluzione.