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La mancanza di strade nelle Due Sicilie

21 Novembre 201819 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti Abruzzo, alimentazione quotidiana, Atella, Bagnara, Basilicata, Borbone, Calabria, Calabria meridionale, Capitanata, Carlo III, Catanzaro, commercio, Due Sicilie, economia, Francesco Saverio Nitti, Gioia, Giuseppe Antonio Pasquale, industria, infrastrutture, Ionio, L'amministrazione dei lavori pubblici in Italia dal 1860 al 1867, Lagonegro, manifatture, Mesima, mulattiere, mulattieri, Muro, Muro Lucano, Napoli, Nord, Palmi, Persano, Puglia, Questione meridionale, Reggio Calabria, Regno d'Italia, Regno delle Due Sicilie, Relazione del Ministero dei Lavori Pubblici, Relazione sullo stato Fisico-economicoagrario della prima Calabria ulteriore, rete stradale, Risorgimento, Sapri, Scilla, Senise, Sicilia, sistema stradale, Stefano Jacini, Strade, Sud, sviluppo commerciale, sviluppo economico, sviluppo industriale, Teramo, Terra di Bari, Terra d’Otranto, Unità, Villa San Giovanni

Un tema scottante connesso allo sviluppo economico nelle Due Sicilie era rappresentato dalla mancanza di infrastrutture, anzitutto di strade.

Centro

Il brigantaggio nello Stato Pontificio

29 Ottobre 201819 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti Abruzzo, accordo di Cassino, Angelo Mazzoleni, Antonio Farina, Appennino meridionale, assedio di Gaeta, austriaci, Bologna, Borbone, brigantaggio, Briganti, Calabria, Camera dei Deputati, Cardinale Consalvi, Carlo Bartolini, Cesena, Convenzione di Cassino, Delegato Apostolico, Due Sicilie, Dumandone, esercito pontificio, Faenza, fiume Lamone, Frosinone, governo pontificio, il Passatore, Imola, Italia, La Civiltà Cattolica, Lazio, legittimismo, Lugo, maresciallo Thurn, Michele Colagiovanni, Ministro degli Interni, Modigliana, Monsignor Facca, Monsignor Pericoli, Naldi Zauli, Osservatore Romano, Ottocento, Pio IX, Porta Pia, Ravenna, Regio Esercito, Regno d'Italia, Regno delle Due Sicilie, Restaurazione, Romagna, Sonnino, squadriglieri antibrigantaggio, Stato pontificio, Stefano Pelloni, Subalpino, Teggione, Tommaso Montini, Toscana, Unità, Unità d'Italia

Nell’Ottocento diverse regioni d’Italia hanno conosciuto violente manifestazioni di brigantaggio. L’area più travagliata fu certamente quella dell’Appennino meridionale, con una

Sud

Il muro finanziere di Napoli

7 Luglio 201822 Febbraio 2023 historiaregni 0 commenti area flegrea, Arenaccia, Bagnoli, barriera doganale, Borbone, Capodimonte, Chiatamone a Mergellina, Consiglio Edilizio di Napoli, contrabbando, de Medici, decennio francese, Dogana, Duchesca, Ferdinando I, Ferdinando II, Forcella, Francesco I, la Marinella, Mergellina, moti del 1821, muro finanziere, Napoli, Nisida, pianta urbanistica di Napoli, ponte della Maddalena, ponte di Casanova, Porta Capuana, Porta Nolana, Posillipo, protezionismo, quadrivio di San Giovanniello, Regina Maria Teresa, Regno delle Due Sicilie, Riviera di Chiaia, salita di Fosse del Grano, San Giovanni a Carbonara, Santa Lucia, Stefano Gasse, Unità, via Carbonara, via di Porto, via Foria, via Marina, via Pessina, Via Toledo, Vomero

Il muro finanziere costituisce l’ultimo esempio di cinta muraria della città di Napoli: una barriera doganale che permise un più

Sud

L’ultima “chiacchiarata” tra Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto

1 Gennaio 201630 Gennaio 2023 historiaregni 0 commenti Borbone, giornalismo, lingua napoletana, Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto, savoia, Unità

Il 25 giugno del 1860 Francesco II riportò in vigore la costituzione del 1848, di conseguenza fu ristabilita la libertà

Archivio

Novità editoriali: L’opposizione politica a Napoli e Avellino all’unità

21 Ottobre 201526 Marzo 2019 historiaregni 0 commenti Avellino, brigantaggio, D'Amico Editore, Napoli, Unità

E’ opinione diffusa che nel 1860 e negli anni successivi l’opposizione al nuovo stato, il Regno d’Italia, fu confinata esclusivamente

Sud

Il 1874 sulla stampa napoletana: dalle tre effe alle tre pi

18 Luglio 201524 Maggio 2021 historiaregni 0 commenti Borbone, farina e forca, Festa, giornalismo, il Trovatore, Unità

La storia della stampa napoletana dopo l’unificazione è tutta da scrivere. In particolare la stampa dialettale. Tra i fogli dialettali