Uno scontro tra lancieri e briganti sull’Ofanto

L’articolo “Il luogotenente Asinari di Bernezzo” tratto da L’esercito Illustrato del 10 agosto 1864 descrivo lo scontro tra un gruppo di lancieri ed una banda di briganti presso l’Ofanto.

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Il 9 maggio 1861 il giovanissimo marchese Giacomo ASINARI DI BERNEZZO, luogotenente nel reggimento lancieri di Milano, mandato col suo plotone in perlustrazione sulla riva destra dell’Ofanto, allora dal brigantaggio infestatissima, s’incontrò nelle adiacenze di Lavello in una mano di briganti a cavallo. L’animoso uffiziale appena scorta quella banda, posesi impetuosamente ad inseguirla con alcuni de’ suoi attraverso campi, fossati, ed ogni specie di frastagliamenti di terreno. Essendo egli montato su di un eccellente cavallo, e spinto da indomito ardimento, non tardò a lasciar indietro i suoi lancieri. Giunto al limitare di una larga fossa, che i cavalli dei briganti nella rapida fuga facilmente superata aveano, come a quei terreni addestratissimi, solo per parte della truppa il vigoroso destriero del marchese di Bernezzo potè quella fossa saltare, sicchè trovossi all’altra riva affatto affatto solo il baldo giovinetto.
Ciò vedendo, s’arrestarono i briganti e furongli addosso contro lui scaricando le carabine: ciò però non valse a frenar l’impeto del luogotenente, il quale slanciatosi su quegli che sembravagli il capo della banda, intimogli la resa. Ma questi riscontravagli sparandogli un colpo di pistola a bruciapelo.
La palla colse in mezzo alla fronte e freddava il cavallo, il quale cadendo trasse sotto di sè il suo cavaliero.
Il brigante – ed era proprio il capo-banda, ed uno fra i più feroci che mai – gli fu subtio addosso, pose un ginocchio sul petto del luogotenente e stava sguainando il pugnale per isvenarlo, ma di lui più svelto il marchese di Bernezzo si sciolse con un vigoroso sforzo, ed a sciabolate atterrava il brigante, il quale veniva intieramente ucciso dal sergente del plotone che primo raggiungeva il suo uffiziale. Giunsero in quella i lancieri, i quali erano stati costretti a lungo giro, ma giunsero tardi, poichè gli altri briganti esterrefatti a tanta bravura del luogotenente erano fuggiti.
In premio di sì rara intrepidezza il luogotenente marchese di Bernezzo ebbe la medaglia al valor militare, ed in dono dalla M.S. un superbo cavallo.

 

 

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