I Quaccheri in Pennsylvania

Voltaire nel “Trattato sulla tolleranza” esalta la società pacifica e tollerante costruita in Pennsylvania dai Quaccheri con le seguenti parole: “Vivono in Pennsylvania in centomila; la discordia, la disputa teologica sono ignorate nella felice patria che essi si sono costruita; già il solo nome della loro città Philadelphia, che ricorda loro in ogni istante che gli uomini sono tutti fratelli, è di esempio e di vergogna per i popoli che non conoscono ancora la tolleranza”.

La storia dei quaccheri nel Nord America ha inizio nel 1656 quando, sulla nave Swallow, proveniente dalle Barbados, furono fermate Mary Fisher e Ann Austin perché trovati in possesso di oltre cento libri ritenuti eretici. Dopo aver bruciato i testi nella piazza del mercato di Boston, le due donne furono denudate ed imprigionate. Furono tenute al buio in una cella per cinque settimane, come streghe, frustate pubblicamente e costrette a tornare alle Barbados. Lungi dall’essere dedite all’adorazione del male, Mary Fisher e Ann Austin furono in realtà le prime quacchere che misero piede in Nord America.

I quaccheri erano nati in Inghilterra nel XVII secolo. Il loro fondatore, George Fox ritenne di poter comunicare con Dio senza bisogno di preti che facessero da intermediari, con profonde meditazioni. Furon chiamati quaccheri dall’inglese quaker, cioè “tremante”, a causa delle convulsioni da cui venivano colti prima dei loro momenti di rivelazione divina.

Mossi da una rigida onestà, si professavano pacifisti fino allo stremo, sostenevano che tutti, comprese le donne, potessero partecipare al ministero religioso e respingevano la pomposità delle cerimonie protestanti. Tutto ciò finiva col minare l’autorità del clero inglese ma anche quelle politiche. In Inghilterra furono perseguitati e imprigionati, e nel New England furono condannati all’esilio e persino alla morte. Ad esempio, tra il 1659 e il 1661, i missionari William Leddra, Mary Dyer, William Robinson e Marmaduke Stephenson furono impiccati a Boston. Altri furono consegnati al carcere, marchiati da ferri roventi, frustati o fatti oggetto di amputazioni. Il quacchero William Brend ricevette 117 frustate sulla schiena con una corda coperta di pece “facendogli diventare la pelle nera e gelatinosa, al punto che dalle braccia gli penzolava piena di lividi e con sacche di sangue coagulato, lo aveva fatto diventare un’unica massa informe, nella quale non si poteva più distinguere il segno di un colpo particolare”.

La situazione dei quaccheri prese una svolta inaspettata nel 1681 con l’arrivo in America di William Penn. Carlo II d’Inghilterra, nel 1681, gli concesse un beneficio reale su un’ampia zona della sponda sudorientale delle terre d’America, per assolvere ad un debito contratto col padre. Il sovrano così da una parte pagava il suo debito ai Penn e dall’altro si liberava dei quaccheri spedendoli ufficialmente lontano dall’Inghilterra.

Dapprima William Penn inviò sul luogo suo cugino William Markham che comprò la terra dai nativi, poi, nel 1682, risalendo il Delaware, fondò la sua colonia, Philadelphia. La speranza di sfuggire alle persecuzioni inglesi attrasse i quaccheri in gran numero, benché anche i mennoniti ed altri gruppi protestanti del bacino del Reno arrivassero nelle nuove terre di Penn.

L’area prese il nome di Pennsylvania, una foresta di Penn, rifugio adatto per i quaccheri e terra dove far nascere una comunità basata sulla loro concezione di cristianesimo.

La costituzione della colonia garantiva a tutti la libertà di coscienza. Tuttavia il pacifismo dei quaccheri fu un problema crescente. All’inizio, Penn eluse la questione nominando dei commissari non quaccheri, ma nel 1689, la possibilità dello scoppio della guerra con la Francia fu una sfida ancora più grande ai principi di questa comunità. Lo zelo religioso dei quaccheri, poi, man mano che cresceva la prosperità economica, andava scemando.  Come se ciò non bastasse, le nuove ondate di colonie in maggioranza non erano costituite da quaccheri e quando questi divennero minoranza, le relazioni con i popoli nativi si fecero sempre più ostili. Nel 1756, il Consiglio di Pennsylvania, dove i quaccheri erano ormai ridotti in pochi, dichiarò guerra alle tribù Delaware e Shawnee, allora i quaccheri decisero di ritirarsi dal governo.

L’esperimento di Penn era di fatti fallito, ma Philadelphia nel frattempo era divenuta una delle principali città d’America, destinata a dare inizio alla rivolta contro l’Inghilterra. Qui si tenne il Primo Congresso Continentale nel 1774 e qui si scrissero la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione americana.

 

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

Bibliografia: G. Riley Scott, Storia della tortura; J. Sykes, Storia dei quaccheri

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