I cavalieri dell’antipapa Felice V

L’Ordine di San Maurizio nacque per volontà di Amedeo VIII, Duca di Savoia, ritirato nel 1430 nell’eremo di Ripaglia, presso Thonon. Proprio qui, infatti, il duca fece erigere case per i quattro consiglieri che lo seguirono e divennero cavalieri. Tutti vedovi, d’età avanzata, nobili e vecchi ministri: Henri de Columbier, Claude de Saix, François de Bussy e Louis de Chevelu.

L’Ordine fu sottoposto alla Regola di Sant’Agostino ed ogni membro adotto come abito un saio dal cappuccio grigio, con una cintura d’oro e ricco mantello segnato da una croce bianca. I cavalieri inoltre portavano appesa al collo la croce d’oro trifogliata di San Maurizio, il capo della legione tebana, martirizzato nel 286 a Agaunum sotto l’Imperatore Massimiano.

Quando il duca, sebbene restio e perplesso, acconsentì al concilio di Basilea e fu proclamato antipapa col nome di Felice V, i cavalieri lo raggiunsero a Ginevra, a Losanna, a Basilea seguendolo nei suoi spostamenti per i dieci anni del suo pontificato al termine dei quali anche l’Ordine sparì. Come si può ben immaginare si trattava più di una confraternita religiosa che di un vero e proprio ordine cavalleresco.

Quando morì Papa Eugenio IV, gli succedette Niccolò V che chiese più volte a Felice V di deporre la tiara. L’antipapa accettò e lo scisma terminò il 7 aprile 1449. Felice V può essere considerato l’ultimo antipapa nella storia della Chiesa cattolica.

L’Ordine di San Maurizio fu ripristinato da Emanuele Filiberto con nuove leggi e altri scopi. La milizia fu destinata a combattere i pirati e gli eretici ed il pontefice Gregorio XIII confermò l’istituzione con la bolla Cristiani Populi del 16 settembre 1572 assegnando ad essa la Regola di San Benedetto della Congregazione dei Cistercensi. In questa bolla è interessante notare che non si fa alcuna menzione del primo fondatore dell’ordine, figura evidentemente scomoda di duca e antipapa. Di lì a poco però l’Ordine fu unito a quello di San Lazzaro. Due mesi dopo la bolla Cristiani Populi, infatti, Emanuele Filiberto di Savoia supplico il papa affinché unificasse i mauriziani all’Ordine di San Lazzaro di cui era divenuto Gran Maestro dopo la rinuncia di Giannetto Castiglioni. Il papa acconsentì e con la bolla Pro Commissa del 13 novembre del 1572 nacque l’unico Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro destinato a più grandi gesta.

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

Bibliografia: G. Moroni Romano, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica

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