La Battaglia di San Quintino

Presentiamo ai lettori la “Relatione della vittoria havuta da Mons. il Duca di Savoia contro Francesi il giorno di San Lorenzo 1557 sotto San Quintino”. La città era un presidio centrale nella protezione di Parigi. Da tempo il duca aveva carpito segretamente notizie sulle sue difese. San Quintino era costruita su una lieve elevazione alla destra della Somme, circondata da acquitrini percorsi da un argine che univa la città al ponte sul fiume ed al sobborgo di Ponthoille situato sulla riva sinistra. Era difesa da potenti mura e torri ma scarsamente guarnita di uomini perché ormai in gran parte erano stati fatti uscire per seguire gli incomprensibili spostamenti delle truppe imperiali.

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ESSENDOSI posto l’assedio intorno alla Città di San Quintino in maniera per la grande industria et prouidenza del Duca di Sauoia, che ella non si ritrouaua fornita per diffendersi : parue a francesi, si come ella gli è di molta importanza di tentare ogni uia possibile per soccorrerla ; ma la incomprensibile uigilanza, che usa S. Altezza , come diligentissimo Capitano di gran sapere nell’arte militare, gli ha fatto fallire tutti i loro dissegni, come qui a basso si dirà.
Essendosi adunque li francesi determinati di soccorrer S. Quintino o per uia di qualche stratagema, o di uiolenta forza; ma hauendo essi a fare con un Signore tale, che per stratagema, volendo egli, non gli è inferiore; et essendo di forze fornito uolsero prouare prima la loro uentura, se con qualche astutia lo potessero soccorrere et mandarono alli 3 d’Agosto l ‘ Armiraglio di Franza, il quale con qualche numero di gente per la diligenza et industria sua ui entro ; et non essendo per cio il soccorso a bastanza ui mandarono a prouare se il medesimo poteua loro seruire Mons di Andelos fratello del detto Armiraglio con dodici insegne di pedoni, e qualche numero di caualli alli 4 del detto mese : ma non hauendo egli la sorte che ebbe l’Armiraglio suo fratello, fu arriuando circa a tre hore del matino a quella parte della terra che il Maestro di campo nauares, con li spagnuoli del suo carico haueano a guardia furono tanto ualorosamente riceuuti, e con tanto grande impeto incalzati da nostri che tardi si pentirono d’esserui uenuti , nela caualeria loro potendo resistere nel uoltar che fece diede nella Infantaria sua et tutta la ruppe ; et facendo li Spagnuoli il douere, seguendo come li conuenia, la uittoria, furono guadagnate da essi quatro insegne, et due altre guadagnarono gli Alemani, che iui si ritrouarono restandoui morti piú di 400 francesi di qualità. Il di seguente, che fu alli 5 , fe piantare il Duca alcuni canoni inanti il Borgo di San Quintino, quale e molto bene fortificato et non contiene niente manco di quello che faccia la Villa il qual fu lasciato da Francesi al secondo sparare de canoni senza fare alcuna difesa ma cacciandoui fuoco, si ritirarono nella Villa. Li nostri ui entrarono con tanta prestezza che spento il fuoco, non restorono bruggiate che due case, et lo fornirono di giente a sufficienza per la guardia et difesa sua douendo passare il resto dell’ armata di qua della Riviera, per aggiontarsi con quella che iui era, a carico del Signor di Begnicorot. Alli 8 et 9 armosi il Contestabile di tutte quelle forze che egli puote, et il giorno di Santo Lorenzo, hauendo egli inteso che oltre li 1500 caualli che erano giti alla scorta delle vittovaglie che ueniuano all’esercito nostro, doueuano anco andar per scorta del Re N. S. 5000 caualli, uenne due hore appresso il mezo di a uista del nostro essercito con animo determinato, se li ueniua fatto di porre gente a sufficienza in San Quintino per la diffesa sua. Il Contestabile inganno se stesso perché quel giorno, non ando gente alcuna fuori del campo per scorta del Re perche S. M. staua anchora in Cambrai aspettando uno regimento di Alemani et li Anglesi che non erano ancor iui gionti, delli quali S. M. si uoleua seruire per scorta che arriuarono quel giorno che il Contestabile uenne per soccorrere San Quintino ; et il Re N. S. si parti da Cambrai alli undici che fu il giorno seguente laonde uenendo il Contestabile sotto questa speranza ingannato da se medesimo, che l’esercito nostro fosse sminuito di gente, se li presento in una eminenza di sito, con trentadue insegne d’Alemani, et uenti di Franzosi , et con tutti quei caualli , che egli puote hauere et uenti pezzi d’artigliaria et ritrouandosi auantaggio per l’altezza del sito e sotto il fauore dell’artigliaria, fece disloggiare alcuni Alemani, et porre nella riuiera dodici nauilij , con quali soccorse la terra di dugento huomini. In questo instante la singolare antiuedenza di Mons. il Duca di Sauoia dalla quale si deue tenere questa notabile et famosa uittoria, fece porre parte delle sue genti ad ordine , et per la perfetta sua arte , et destrezza militare andaua tirando il Contestabile et sue genti in modo, che non haueano tanto uantaggio del sito, quanto che prima : laonde parue a S. Altezza tempo d’inuestirlo, et cosi lasciando al campo sufficiente guardia, fece fermare uno squadrone tanto uigorosamente, che quantunque sul principio la caualeria francese li facesse qualche resistentia nondimeno non potendo di poi sofferire il grande impeto de nostri , si diedero tutti alla fuga et misero la Infantaria loro in disordine et perció i nostri seguendo la uittoria fu rotta prima la Caualeria et da essa poi fu disfatta la Infantaria propria, dove ui sono morti molti Signori di nobil sangue dalla parte di Francia, et molti fatti prigioni, fra quali ui sono li infrascritti nominati

Il Contestabile di Franza, Cavalier dell’ordine di S. Michele.
Il Duca di Monpensier di sangue Regio della casa di BorbonCavaliere dell’ordine di S. Michele
Il Regrauio Caualier dell’ordine di S. Michele , Colonello et Generale
delli Alemani.
Il Visconte di Torraine, Caualier dell’ordine di S. Michele .
Il Barone di Corton, Caualiere dell’ordine di San Michele .
Il Signor d’Angien, fratello di Mons. di Vandoma, Caualier del
l’ordine di S. Michele, morto di età di 25 anni nel smontar di lettica
nelle braccia del Conte Horatio montecuccoli gentiluomo di Camera
di Mons. il Duca di Sauoia .
Il Conte di Villars figliuolo del Bastardo di Sauoia Caualier
dell’Ordine di San Michele morto.
Il Duca di Longauilla di sangue Regale di portagio di Orleans,
Caualier dell’Ordine di San Michele .
Il Fratello del Duca di Mantoua.
Il Signor di Mambron figliuolo minore del Contestabile . Riscattatosi
per 12 ” A dal Duca di Savoia d’Aprile 1558 .
Il Signor di Roccaforte fratello del Contestabile .
Il Signor della Rocca Focha.
Il Signor de Iornes nipote del Duca di Boglione .
Il Signor di laylle Generale delle Bande del Re.
Il fratello di Mons. di Roca Guiyon.
Il Signor di Lansach.
Il Signor de Rei Stenai.
Il Reisperg Colonello Tedesco.
Più di 2000 prigionieri nobili tra i quali ui sono 1200 huomini
d’arme d’ordinanza uecchia, quali non saranno cosi presto relasciati .
Quattro mila altri soldati prigionieri d’ogni sorte .
Li morti sono da ótto in dieci milla.
Le insegne guadagnate sono 52 .
Stendardi guadagnati 19 d’ uomini d’arme.
Venti Cornette, 2 Guidoni da arcieri, et Caualli leggieri .
Tutta l’artiglieria fra la quale ue ne sono dieci pezzi da battaria .
Tutti gli altri Capitani et Alfieri prigioni.
Di tale esercito non ne sono scappati altro che 800.
Li morti et feriti de’ nostri.
Mons. Ouremcourt figliuolo di Mons. di Brinderode gentilhuomo
della Camera di Mons. il Duca di Sauoia et Capitano di 100 Caualli
leggieri morto.
Doi altri Conti Tedeschi , quali erano fra Ferraruoli, et appresso
forse da 200 volgari soldati .
Il Conte di Mansfels ferito d’una Archibugiata in una coscia, et
Mons. di Benze in uno ginocchio.

 

 

 

 

Fonte foto: dalla rete

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