La Napolitana di Arequipa

Arequipa, seconda città del Perù per densità demografica dopo la capitale Lima, sorge sulle rive del fiume Chili, circondata da imponenti vulcani. Fu forse per questa particolare caratteristica del territorio che sin dalla sua fondazione, nel 1540, si stabilì un singolare legame con Napoli.

Arequipa ha infatti come suo antico patrono San Gennaro, protettore da terremoti ed eruzioni ed a San Gennaro è dedicato il più antico edificio religioso cittadino, la “Recoleta”, un convento dell’Ordine dei Frati minori recolletti.

Questo convento fu fondato nel 1648 grazie alla generosità di don Andrés Pérez de Castro, al sostegno del canonico della cattedrale di Arequipa, Fulgencio Maldonado, ed agli sforzi di don Diego de Veraza, sulla riva destra del fiume Chili, nelle vicinanze di un più antico eremo di San Gennaro, oggi scomparso.

Maldonado fu pure colui che celebrò la prima messa al convento nel simbolico giorno del 19 di settembre 1603, ricorrenza per la Chiesa cattolica della festa di San Gennaro.

Nel 1869 il convento fu convertito in un Collegio Apostolico e, circa un secolo dopo, nel marzo 1964, fu dichiarato monumento storico nazionale. Testimonianza di questa lunga storia è la preziosa biblioteca con circa ventiduemila volumi dei secoli XV, XVI, XVII e XVIII. Oggi un visitatore vi può apprezzarne i quattro antichi chiostri, un museo di arte ed oggettistica precolombiana, collezioni religiose, opere pittoriche ed esposizioni di fauna selvatica. Ma c’è di più.

Accanto al convento s’innalza in stile neogotico, una chiesa del XX secolo che conserva all’interno opere provenienti da altri più antichi templi ed altari in pregiato marmo italiano. Questa chiesa presenta un altare maggiore dedicato alla Virgen de los Dolores conosciuta dal popolo con un soprannome particolare: “La Napolitana”.

Il curioso appellativo risale alla donazione della statua, proveniente da Napoli nel 1648, ad opera del summenzionato Don Frey Fulgencio Maldonado, cofondatore, con il Vble. P. Pedro de Mendoza, dell’antica chiesa del convento.

Di manifattura ignota, la statua è una bella opera di grande valore artistico oltre che religioso.

La speciale devozione del popolo di Arequipa per la “Napolitana” trovò regolamentazione nella festa della Madonna Addolorata, istituita nel 1715 a memoria dei sette dolori che secondo la tradizione segnarono la vita ed il cuore della Vergine. La devozione a questa immagine sacra si serbò così grande che la statua ricevette la solenne incoronazione pontificia nel 1940. Ancora oggi, indubbiamente, tra tutte le devozioni cittadine, si può dire che la più sentita è quella della “Napolitana”, portata in processione con grandi onori.

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

Fonte bibliografica: La recoleta de Arequipa di Fe Luis Arroyo OFM, Lima 1951

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