I normanni liberano Salerno dai saraceni

Durante il nono e il decimo secolo l’intero mezzogiorno d’Italia fu esposto alle terribili incursioni dei pirati saraceni, senza contare che nel 902 costoro avevano ultimato la conquista della Sicilia. E’ quanto visse anche Salerno.

Le coste calabresi e tirreniche, ma anche i territori interni della Puglia, furono particolarmente esposti alle loro razzie. Ciò nonostante il territorio meridionale fu attraversato in quei secoli da un gran numero di pellegrini, diretti principalmente in Terra Santa e al santuario di San Michele sul Gargano, provenienti da ogni luogo dell’Occidente e anche dalla Normandia, dove da poco si erano stabilite delle popolazioni vichinghe.

Amato di Montecassino, che visse nella prima metà dell’undicesimo secolo, narra l’impresa di un gruppo di pellegrini normanni giunti sulla costa salernitana: “Prima del 1000 [esattamente nel 999] dopo Cristo… apparvero nel mondo 40 contadini in veste di pellegrini. Essi vennero dal Santo Sepolcro di Gerusalemme in cui adorarono Gesù Cristo. Giunsero a Salerno, che era assediata dai saraceni, i quali fecero tanto male, che i Salernitani dovettero arrendersi. E, quindi, prima Salerno era fatta tributaria dei Saraceni. Ma essi tardarono a pagare il loro tributo e subito vennero i Saraceni con molte navi e vessarono, uccisero e straziarono la terra. Ma i pellegrini della Normandia giunsero qui. Non poterono sopportare tanto affronto del dominio dei Saraceni, né che i Cristiani fossero soggetti ai saraceni. Questi pellegrini si recarono da Guaimario [III], Principe serenissimo, che allora era il governatore o legittimo giudice di Salerno; gli chiesero prosternati di aver le armi e giurarono di voler combattere contro i Saraceni e non per aver presi i monasteri, ma perchè non potevano sopportare tanta superbia dei Saraceni. Chiesero cavalli. E quando ebbero armi e cavalli, assalirono i saraceni e ne uccisero molti: molti Saraceni si rovesciarono verso il mare, gli altri si sparsero qua e là per i campi. Così alcuni contadini Normanni restarono vincitori e i Salernitani furono liberati dalla servitù dei Pagani” (Amato di Montecassino, Storia dei Normanni, Cassino 1870, libro I, 17).

Sembra incredibile che quaranta contadini abbiano potuto sconfiggere un’armata saracena che teneva soggiogata un’intera città, ma è facile pensare che al seguito dei normanni dovettero combattere molti volontari del luogo, incoraggiati dall’insolita determinazione manifestata dai forestieri. Del resto l’impresa memorabile realizzata a Salerno da un pugno di normanni non deve sorprendere. La loro straordinaria combattività si era già rivelata in Occidente nella realizzazione di innumerevoli imprese militari apparentemente impossibili.

Continua Amato di Montecassino: “Quando questa grande vittoria fu così riportata dalla valentia di questi 40 pellegrini Normanni, il Principe e tutto il popolo di Salerno li ringraziarono molto, offrirono loro case e promisero di dar loro una grande ricompensa: li pregarono di rimanere a difesa dei cristiani. Ma i Normanni non volevano il merito di ciò che avevano fatto per amore di Dio e si scusarono di non poter restare.

Poi i Normanni sono pregati di far tenere consiglio ai principi di Normandia, là giunti; li invitano e qualcuno mostra il suo coraggio e la sua buona volontà di venire da queste parti qua, per la ricchezza che vi era. Inviarono loro alcuni ambasciatori insieme con i Normanni vincitori; inoltre mandarono pietre preziose, noci aurate, manti imperiali, strumenti di ferro ricoperti d’oro. Così i Normanni chiesero di venire nella terra che produce latte, miele e tante belle cose e i Normanni vincitori testimoniarono in Normandia di aver visto queste cose”.

Forse l’idea di invitare dei guerrieri normanni ad esercitare l’uso delle armi nel principato di Salerno fu alimentata anche dal fatto che la fama delle loro straordinarie virtù belliche era già nota nel Sud d’Italia. Non sorprende che intorno al 1010 persino le abbazie di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno avrebbero richiesto l’arrivo di mercenari dalla Normandia.

 

 

 

 

Autore articolo: Edoardo Spagnuolo

Bibliografia: La versione originale del presente testo è stata pubblicata in “Lo scudo e la spada. Quaderni di divulgazione storica”, n. 2, maggio 2018, in un articolo intitolato “Prima impresa dei normanni nell’Italia del Sud. Salerno liberata dai saraceni”.

 

 

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Un pensiero su “I normanni liberano Salerno dai saraceni

  • 21 Febbraio 2022 in 16:11
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    Grazie, uno scampolo interessante di storia che non conoscevo

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