La presa di Zuara

Il generale Vincenzo Garioni e quelle del generale Giulio Cesare Tassoni occuparono Zuara il 5 agosto del 1912. L’intera costa libica fu così assoggettata dall’esercito italiano. La vicenda, inserita nel quadro delle operazioni della Guerra Italo-Turca, rappresentò uno dei più celebrati successi dell’Italia. Seguono i telegrammi dell’Agenzia Stefani.

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5 agosto

Conformemente al piano stabilito di comune accordo fra il Comando del Corpo di occupazione della Libia, il Comando della quinta Divisione (Ferua) e il Comando della Divisione navi-scuola, questa mattina si è svolta l’operazione per l’attacco e l’occupazione dell’oasi di Zuara. Vi hanno presto parte le truppe della quinta Divisione (generale Garieni) da Sidi alì, una Brigata di fanteria concentrata negli scorsi giorni ad Augusta al comando del generale Tassoni e imbarcata su un convoglio di navi scortato dalla Divisione navi-scuola (ammiraglio Borea). Inoltre, allo scopo di preoccupare l’avversario e cercare di impedirgli di spostare verso Zuara uan parte della forze dislocate innanzi a Tripoli, il Comando del Corpo d’Armata di tripoli (generale Ragni) fece eseguire ieri da una parte della truppa ai suoi ordini due dimostrazioni: l’una da Ain Zara verso sud, l’altra da Gargaresch verso Fonduc El Tokar. Tali dimostrazioni riuscirono infatti ad attirare verso Ain Zara e verso Gargaresch folti nuclei di turco-arabi, i quali però presto piegarono lasciando solo una linea di vedette. Le nostre truppe rimasero nelle loro posizioni dove pernottarono e donde hanno rinnovato stamane le dimostrazioni. Quesa mane, nelle primissime ore, il convoglio di sbarco si è presentato avanti a Zuara ed ha subito iniziato lo sbarco, dappriam di un battaglione di marinai e poi delle truppe, comandate dal generale Tassoni, mentre la colonna procedente per via di terra da Sidi Alì avanzava verso Zuara.

Sull’attuazione di tale operazione sono pervenute ora queste notizie: L’ammiraglio Borea-Ricci, dopo aver annunziato che la spiaggia è stata stamane conquistata dai marinai, protetti dalle navi, telegrafa: “Alle ore nove e mezzo è sbarcato l’intero Corpo di operazione. Il battaglione da sbarco dei marinai ha occupato il marabutto alla punta di Zeggisc e le colonne Tassoni marciarono verso il loro obiettivo. Si è iniziato lo sbarco dei materiali”. Successivamente il generale Garioni ha telegrafato: “L’operazione combinata su Zuara si è iniziata conformemente al piano prestabilito. Il Corpo da sbarco ha preso terra senza incontrare seria resistenza ad oriente dell’oasi di Zuara ed ora marcia verso l’abitato. La colonna avanzante per via di terra, dopo splendida lunga marcia, vincendo la resistenza oppostale dal nemico, da lei attratto, ha raggiunto il margine occidentale dell’oasi di Zuara”.

Tripoli, 5, ore 10.55

E’ stata eseguita una doppia dimostrazione a sud di Ain-Zara e su Fonduc El Tokar. Le truppe destinate alla dimostrazione oltre Ain-Zara uscirono dal forte Messri ammassandosi a sud dell’oasi, mentre due squadroni del reggimento di cavalleria “Lodi”, continuando la marcia verso sud, attiravano qualche centinaio di arabi, portandoli fin sotto Ain-Zara. Numerosi nuclei arabo-turchi cominciarono a riunirsi portandosi rapidamente verso le nostre posizioni e ripiegando subito con rapidità su Fonduc Bl Tokar. Tre squadroni di lancieri operarono a sud di Gargaresch dove accorsero qualche centinaio di arabi che subito scomparvero verso sud. Fu avvistata anche una colonna di trecento nemici in marcia da Zanzur verso Zavia; tale colonna si arrestò ed aprì il fuoco a duemila metri, ritirandosi però subito verso Fonduk Nagar. La brillante e faticosa dimostrazione è una nuova prova della resistenza e dello spirito altissimo delle nostre truppe che marciarono per ore intere, indifferenti alla calda stagione e ai disagi.

Roma, 6

Sull’operazione della presa di Zuara, ieri felicemente compiuta, il generale Garioni telegrafa a seguito delle notizie già date quanto segue: Lasciati nella regione di Ferua adeguati presidi agli ordini del generale Tettoni, fece partire all’alba di stamane da Sidi Alì, dove erasi concentrata ieri sera, una colonna composta di reparti delle varie armi agli ordini del generale Lequio. Tale colonna avanzò per via di terra su Zuara. Contemporaneamente sbarcava a circa tre km, ad oriente del porticciuolo di Zuara un’altra colonna agli ordini del generale Tassoni composta di marinai e di truppe dell’esercito. Questa efficacemente appoggiata dal fuoco delle navi dell’ammiraglio Borea e di quelle della divisione “Accademia Navale” riusciva a superare senza gravi difficoltà la zona orientale dell’oasi, occupando verso lee ore 13 la città quasi indifesa e affatto sgombra di abitanti, fuggiti nelle oasi di Regdaline. La colonna Lequio, dopo superata una non grave resistenza a Bu-Besia e dopo respinto vivamente un tentativo di attacco nemico presso Marsa Tibuda, occupava verso le 9 questa ultima località a circa 30 km da Sidi Said e in prossimità del margine occidentale dell’oasi di Zuara, ove sostava. Più tardi ordinai ad una colonna mobile formata con due battaglioni e due squadroni di penetrare nell’oasi da occidente per spazzarla dal nemico e collegarsi con la colonna Tassoni. Essa, assolvendo brillantemente il suo compito, giungeva a Zuara, assicurando così il possesso della città e dell’oasi circostante. Così felice successo devesi alla perfetta cooperazione della marina e delle due colonne convergenti su Zuara, ed anche all’effetto della recente decisiva sconfitta sofferta dai difensori di Zuara a Sidi Alì. La colonna Tassoni non ebbe alcuna perdita. La colonna Lequio ebbe pochi feriti leggeri. La maroia delle due colonne è stata molto faticosa per il caldo e per il terreno, ma le truppe seppero compierla con mirabile resistenza. Si attende ora alla necessaria sistemazione dei servizi e delle basi di sbarco.

Generale Garioni.

A proteggere le operazioni di sbarco a Zuara, oltre la divisione navi-scuola si trovava anche la divisione navale d’istruzione cogli allievi della Regia Accademia navale e coi mozzi imbarcati rispettivamente sulle Regie navi “Etna”, “Flavio Gioia” e “Vespucci”.

L’ammiraglio Del Buono, comandante la divisione d’istruzione, rendeva conto all’on. Ministro della Marina della parte presa dalla divisione col seguente telegramma: “Divisione navale istruzione, coadiuvando efficacemente operazione divisione navi-scuola nella importante occupazione Zuara, offriva sicuro esemplare contributo alla istruzionee preparazione futuri ufficiali e graduati. Allievi della Accademia Navale e mozzi, fieri della parte prestata nell’audace gloriosa impresa, confidando sapranno validamente contribuire alla maggior fortuna dell’Italia ed alla gloria della Marina”. Firmato: DEL BUONO

 

 

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