Novità editoriale: “Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno Normanno-Svevo. Insediamenti e uomini”

E’ on line e nelle librerie un nuovo e prezioso volume della nostra collana “Quaderni di Historia Regni”. Vito Ricci si sofferma sulla presenza degli Ordini Templare e Giovannita a sud del Garigliano, in primo luogo in Puglia, coi loro insediamenti, le domus, gli ospedali e i familiares, in un volume corredato da grafici, mappe e tabelle analitiche dal titolo “Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno Normanno-Svevo. Insediamenti e uomini”.

Posto al centro del Mediterraneo, a metà strada tra Europa e Terrasanta, il Sud Italia rappresentò non solo uno snodo nevralgico per la Siria e la Palestina, ma anche un vero e proprio granaio, indispensabile fonte d’approvvigionamento grazie alle sue fertili terre. Vito Ricci pone luce su aspetti scarsamente indagati della presenza degli ordini religioso-militari nel Mezzogiorno, ricostruisce la geografia degli insediamenti templari e giovanniti e la loro complessa organizzazione amministrativa. Notevole spazio è poi riservato all’analisi del ruolo giocato dai familiares, ovvero i laici associati agli ordini tra il XII secolo e la metà del XIII. Emergono dati e date, nomi e fatti, vicende di un Medioevo affascinante e dimenticato.

Di particolare importanza sono le indagini sulle domus e gli ospedali sorti lungo gli assi viari di pellegrinaggio tra Puglia, Campania e Calabria. Scrive Ricci: “La viabilità permetteva la comunicazione e consentì la ripresa degli scambi commerciali tra le diverse aree geografiche. Alle strade medioevali è strettamente collegato il fenomeno del pellegrinaggio. Le mete principali dei pellegrinaggi determinarono la nascita o la riscoperta di direttrici viarie. Santiago di Compostela in Spagna, Roma e Gerusalemme risultano essere le destinazioni principali, alle quali spesso si affiancavano altre località di pellegrinaggio locali o di passaggio come nel caso di Monte Sant’Angelo sul Gargano o Bari in Puglia. Il fenomeno del pellegrinaggio determinò la nascita di strutture per l’accoglienza dei viandanti lungo gli assi viarii. Gli hospitia, le domus hospitalis, gli hospitalia, gli xenodochia,noti prima del XIII secolo, erano dei rifugi per gli stranieri (hospites, xenoi), i viaggiatori, i pellegrini e i poveri girovaghi che erano molto numerosi nel Medioevo”.

Oltre al tradizionale metodo d’indagine qualitativa, è stato utilizzato un approccio metodologico di tipo quantitavio, con il ricorso a grafici, cartografia e tabelle, che arricchisce ed integra lo studio.

La prefazione di Helen J. Nicholson (Cardiff University) e la postfazione di Luigi Russo (Università Europea di Roma) facilitano una migliore contestualizzazione delle ricerche.

 

 

 

 

 

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

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