Maria Luisa d’Asburgo, moglie di Napoleone

Quanto amore provò Maria Luisa d’Asburgo per suo marito Napoleone Bonaparte? Chissà. Sicuramente si mostrò esattamente come il popolo di Francia si aspettava un’austriaca: fredda, superba, austera.

Sposò Napoleone ad appena diciotto anni. Cosa poteva pensare dell’uomo che, nei giochi dei suoi fratelli, era sempre il soldatino di stagno più brutto, il cattivo, l’usurpatore?

Per lei Napoleone era il “corso maledetto” eppure quell’uomo, dopo una folgorante carriera, la reclamò e la ebbe. Lei confidò alle dame viennesi di amare il giovane Francesco IV, Duca di Modena, ma non servì a nulla.

Non stette mai bene in Francia. Visse il suo soggiorno con malinconia e rassegnazione. Napoleone lo ricordò: “Aveva sempre paura di stare tra i francesi che avevano ammazzato sua zia”. Fu una figura debole e poco rilevante a corte: Maria Luisa era molto timida e non aveva il fascino e la disinvoltura di Giuseppina. A Parigi si occupò solo di ricamo, cucito, arpa e pianoforte.

Nel maggio 1812 Napoleone partì alla volta della campagna di Russia; Maria Luisa lo seguì sino a Dresda, dove poté incontrare suo padre, Francesco II d’Asburgo-Lorena. L’uomo le domandò se fosse felice, lei rispose con un elenco dei gioielli che indossava.

Appena Bonaparte fu relegato all’Isola d’Elba, l’Autrichienne rientrò in patria. Sicuramente non ne fu dispiaciuta. In Austria fu riaccolta con manifestazioni di gioia da parte della popolazione e iniziò a riprendersi dalla pinguedine che l’aveva colta in Francia. Al marito che, nella sventura, le assicurava il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, pensava poco ormai. Passati i primi tempi, però, la sua serenità iniziò a indispettire l’opinione pubblica austriaca e i suoi stessi familiari, poiché non si mostrava nemmeno un po’ afflitta per la sventura accorsa al consorte. Lei ci badò poco. Abbandonò persino suo figlio nelle mani dei nemici e, poco avvezza alle cose della politica, rimasta vedova finì ella stessa per sposare uno dei più feroci nemici di Napoleone: il Conte di Neipperg.

La cerimonia avvenne segretamente nel Castello di Sala, i due avevano già due figli, Albertina Maria e Guglielmo Alberto, e ne ebbero altri due, Matilde e Gustavo. Alla morte di Neipperg nel 1829, l’imperatrice Maria Luisa si sposò nuovamente, stavolta col suo maggiordomo maggiore a cui la corte viennese assegnò il titolo di Conte di Bombelles.

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

Bibliografia: A. Bersanetti, Donne Napoleoniche; F. Herre, Maria Luigia – Il destino di un Asburgo da Parigi a Parma; L. Goldoni, Maria Luigia donna in carriera

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