La marina mercantile delle Due Sicilie in Brasile (1832-1833)

Ecco un interessante resoconto sull’attività della marina mercantile delle Due Sicilie in Brasile estrapolato da “Saggio politico su la popolazione e le pubbliche contribuzioni del Regno delle Due Sicilie” di Mauro Luigi Rotondo del 1834.

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Dai rapporti del Regio console generale del Brasile sappiamo che dal dì 1.° Settembre 1832 al 31 agosto 1833 siano giunti ne’porti di quell’impero undeci brigantini della nostra marina mercantile. Ci è grato di nominarli e di accennare poche notizie relative al traflìco colle Americhe onde il commercio del regno possa regolare le sue speculazioni in quei viaggi.

1. L’Unione capitanato da Nicola Barbato proveniente da Melazzo e Napoli. A’ toccato i porti di Pernabuco, Bahia, Montevideo e Rio Janeiro. Il carico era composto di vini rossi di Melazzo e Pozzuoli, vino bianco d’Ischia venduti in Bahia, e di acquavite vendute in Montevideo. A’ levato un carico di coloniali per Napoli.

2. La penelope del Capitano Pietro Cusmano proveniente da Napoli e Marsiglia in Bahia con carico di generi di Francia. In grazia della bella costruzione del bastimento trovò subito il noleggio per Napoli con carico di coloniali, e coll’obbligo di ritornare nel Brasile.

3. L’addolorata del Capitano Luigi Savastano proveniente da Napoli e Marsiglia con generi di Francia. Non avendo trovato il carico di ritorno imbarcò in Montevideo carne secca per Rio Janeiro, ove levar dovea un carico di coloniali per Genova e Napoli.

4. Il Nestore capitanato da Gaetano de Martino provveniente da Barletta e Napoli giunto in Rio Janeiro con carico di vino rosso di Barletta, olio, acquavita ec. Il carico di ritorno per Napoli è stato di cuoi e Zuccari.
Questo naviglio costruito in Sorrento si naufragò nel primo viaggio stando aucorato nel porto di Barletta. Si disperava di salvarlo perchè mancavano sopra luogo i mezzi d’innalzarlo. Il proprietario D. Giuseppe de Martino di carattere fermo e costante si ostinò di ricuperarlo, e quanto più insuperabili erano le difficoltà maggior forza acquistava il suo zelo, che alla pur fine trionfo coll’impiego de’ mezzi che con molto dispendio egli si procurò dalla R. Darsena di Napoli. Il ricuperato naviglio grato ai benefìcii del suo padrone à eseguito felicemente le più lunghe e perigliose navigazioni.

5. Il Ferdinando II. del capitano Raffaele d’Antonio giunto in Bahia da Napoli con vini di Pozzuoli e d’Ischia, olio, ed acquavita. E’ stato noleggiato per diversi viaggi di sale dalle Isole Capo Verde a Bahia.

6. Il nettuno del capitano Micale giunto in Bahia proveniente da Messina con carico di vini Siciliani, olii ed acquavite.

7. L’Alessandro del capitano Bartolo giunto in Bahia da Palermo con vini, olii, ed acquavita, avendo preso il carico di ritorno di Coloniali.

8. Il Diligente del capitano Rizzo da Palermo in Bahia con vini, olii, ed acquavite. A’ levato il carico di ritorno di coloniali.

9. Il Ferreri del capitano Michele Castellano. A’ toccato i porti di Rio Ianeiro e Buenos-Ayres proveniente da Melazzo e Napoli con carico di vini, ed acquavita. E stato noleggiato per diversi viaggi tra Buenos-Ayres, Bahia, Brama, e Montevideo.

10. Il nuovo Raffaello capitanato da Giuseppe Cafiero proveniente da Melazzo Napoli e Messina. Approdato in Pernabuco, e Bahia con carico di vini ed acquavite, d’onde è partito per Trieste con carico di coloniali.

11. Il Flavio, di cui ci mancano le notizie.

I vini, le acquavite , e gli olii formano i principali articoli dal commercio colle Americhe, ai quali unir conviene le sete da cucire, le cantaridi, mignatte, sapone, manna, pelli di Castellamare, mandorle dolci, olio di lino, noci, nocelle, olive salate, uve passe, colla di pesce, semenze di lino, scarpe forti per uomo, scarpe di seta per donne, spaghi lavorati all’uso inglese, candele di sego, anisi ec. ec. In tutti questi articoli di second’ordine si calcola l’utile non minore del 30 per 100. Si fa avvertire che i carichi per il Brasile ed altri stati Americani devono essere assortiti di molti e diversi articoli per vendersi con vantaggio, altrimenti il risultamento è dubbio, e le vendite riescono lente.
I grani offrono ancora un ramo interessante di commercio nel Brasile. Si dovrebbero portare in botti e barili. Questo traffico si fa quasi esclusivamente dagli Americani del Nord.

 

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