La Battaglia di Magnano

La Battaglia di Magnano del 5 aprile 1799 fu la prima delle vittorie della Seconda Coalizione. L’esercito austriaco comandato da Pál Kray sconfisse gli uomini di Barthélemy Scherer ed avviò quella serie di successi coi quali quasi riuscirono a cacciare i francesi dal Nord Italia.

Il generale francese considerò di attraversare l’Adige e raggiungere Verona, dove erano acquartierati gli austriaci, ma il suo cammino fu ostacolato da forti piogge. Quel giorno i due eserciti si ritrovano in un terreno bagnato e fangoso, fradicio, pieno di pozzanghere, a sud di Verona.

L’esercito di Scherer contava 41.000 soldati guidati da Joseph de Montrichard, Claude-Victor Perrin, Jacques Hatry, Antoine Guillaume Delmas, Jean Mathieu Philibert Serurier e Paul Grenier.

 

Kray, coi suoi 46.000 uomini delle divisioni di Karl Mercandin, Michael Fröhlich, Konrad Valentin von Kaim e Johann Zoph, si vide attaccare sul fianco destro da Victor e Grenier, mentre Montrichard li seguì subito puntando al centro. Serurier attaccò sul fianco sinistro, mentre Delmas, con la riserva, avanzò per provare a colmare il buco che immediatamente si aprì nell’esercito francese.

Kray aveva Mercandin a guidare la colonna di sinistra, Kaim al centro e Zoph sulla destra. Vide arridere il successo a Victor e Grenier, nello scontro cadde Mercandin e i francesi si diressero subito verso Verona, e così corse ai ripari inviando la riserva di Frederick de Hohenzollern-Hechingen per soccorrere il fianco destro, mentre trattenne una seconda divisione di riserva ai comandi del Marchese de Lusignan.

Durante queste azioni le truppe di Scherer si ritrovarono disperse su un ampio fronte, gli attacchi divergenti del francese avevano sparso le sue truppe senza più punti di collegamento e Kray ne approfittò, trovò la giusta mossa lanciando pure le riserve del Marchese de Lusignan contro l’ala destra francese, finora vittoriosa. Fu un attacco micidiale capace di respingere Victor e Grenier e creare una breccia nella linea nemica. L’afflusso di nuove truppe austriache travolse pure Delmas che stava con successo respingendo Kaim ed i francesi si videro costretti ad un ritiro disordinato che costò loro oltre quattromila prigionieri. Persero 3.500 uomini, incluso il generale di brigata Jean Joseph Magdeleine Pijon.

Anche gli austriaci contarono 4.000 caduti e 2.000 prigionieri ma avevano respinto i francesi sull’Adda e messo una seria ipoteca su Brescia che cadde il 21 aprile. Il vincitore, Kray, fu rapidamente promosso Feldzeugmeister.

 

 

Autore articolo: Angelo D’Ambra

Bibliografia: D. G. Chandler, Le campagne di Napoleone

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