All’infuriare dello scontro tra Manfredi di Svevia e Carlo d’Angiò, nel 1265, Brescia era retta da Uberto Pelavicini che reggeva anche le città di Piacenza e Pavia. Pelavicini armò delle milizie per tentare di frenare l’avanzata di Carlo d’Angiò in Lombardia. Il partito guelfo allora si sollevò e Fra Taglione ...
Leggi di più »La disfatta di Federico II a Parma
La Battaglia di Parma fu uno scontro verificatosi tra i guelfi e l’imperatore Federico II di Svevia, che pose fine all’assedio dell città, durato dal luglio 1247 al febbraio 1248.
Leggi di più »Mantova dai Bonacolsi ai Gonzaga
Bordellone Bonacolsi, spodestato il padre, riesce a divenire di fatti padrone assoluto di Mantova.
Leggi di più »Manfredi, fine di un viaggio
8 maggio 1266, sono passati poco più di due mesi dalla battaglia di Benevento. Carlo d’Angiò ha fatto seppellire il corpo del suo avversario, Manfredi di Svevia, sotto il ponte dal quale le truppe dello svevo avevano raggiunto il campo di battaglia. Carlo ormai è padrone del Regno di Sicilia, ...
Leggi di più »Enrico IV, l’umiliato di Canossa
Quando Enrico IV di Franconia venne al mondo, nel Kaiserpfalz di Goslar l’11 novembre 1050, il Sacro Romano Impero della nazione germanica era probabilmente al suo apogeo. Governato da 26 anni dalla dinastia Salica si ergeva in Europa incontestabilmente come la maggiore entità politica esistente. L’imperatore comandava le risorse dei ...
Leggi di più »L’ultimo viaggio di Manfredi di Svevia
Come molti di voi sapranno il 22 febbraio del 1266 si consuma l’ultimo atto della vita di uno dei più affascinanti sovrani del sud Italia. L’ultimo viaggio di Manfredi di Svevia. Uomo di profonda cultura, aveva studiato a Parigi e Bologna dopo essersi formato alla corte del padre Federico II; ...
Leggi di più »Firenze contro Siena
La più pericolosa nemica di Firenze fu Siena.
Leggi di più »Ezzelino, il “terror Italiae”
“E quella fronte che ha il pel così nero, / E’ Azzolino”, scrisse il Sommo Poeta d’una delle figure più interessamti e spietate del Duecento, così feroce ed impietosa da affiancarsi come “terror Italiae” allo “stupor mundi”. Ezzelino III da Romano, conquistò la Marca Trevigiana con undici anni di sangue, ...
Leggi di più »L’attività bancaria dei fiorentini
Pasquale Villari, in L’Italia e la civiltà, si sofferma sull’attività bancaria dei fiorentini.
Leggi di più »La guerra tra Faenza e Bologna
Vinto il Barbarossa, le città italiane, dimenticata la concordia, ritornarono agli antichi odi ed alla guerra. La ghibellina Forlì accolse i profughi di tutte le città romagnole e tra essi i Lambertazzi di Bologna, espulsi dai nemici guelfi, i Geremei, e così fece pure l’amica Faenza, allora governata dal forlivese ...
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